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Origini del Culto

Nell’anno 1981, ricorrendo il 75° anniversario dell’incoronazione della nostra Patrona, il Comitato Festeggiamenti, presieduto da Nicola Aurilio, conferì al Dr. Giovanni Giudicianni l’incarico di ricercare le origini del culto della nostra protettrice e gli sviluppi che esso ha assunto nel corso della sua storia secolare.

Il Dr. Giudicianni, cittadino di Bellona residente oggi a Vitulazio, dopo accurate ricerche, diede alla luce un volumetto dal titolo

“ORIGINI e SVILUPPI del CULTO di MARIA SS. di GERUSALEMME”

venerata in Bellona, il cui contenuto viene qui di seguito integralmente trascritto:

dr. Giovanni Giudicianni 


Pubblicato il 21 aprile 1981, a cura del Comitato Festeggiamenti.

 
 

Ai primi del 1549, per i numerosi miracoli attribuiti alla Vergine di Gerusalemme e per il culto sempre crescente della di Lei Immagine, il clero ed il popolo della Città di Capua – nella cui diocesi si trovava il monte Rageto – decisero di affidare la custodia della chiesetta all’ordine religioso dei Serviti, detti anche “Servi di Maria”, consistendo lo scopo principale di detto ordine nel servire la Madre di Dio. Scrissero allora al padre generale dei Serviti, frate Agostino d’Arezzo, dimorante in Bologna, enunciandogli il proposito di cedere all’ordine la famosa cappella e chiedendogli inoltre un buon oratore per la prossima quaresima.
Venne inviato a Capua, per seguire da vicino le pratiche della concessione e per tenere le orazioni quaresimali, il padre Feliciano Capitono, uomo dottissimo ed oratore insigne. Chiudendo il corso delle prediche nel giorno di Martedì in Albis, padre Feliciano tessè le lodi della Vergine di Gerusalemme. Si racconta che alla fine dell’orazione molti capuani (e, forse, padre Feliciano con questi) si siano recati in processione sul monte di Gerusalemme per venerare l’immagine fatta dipingere da Priamo Marra.
La data di Martedì in Albis 23 aprile 1549 è molto importante perché – come meglio vedremo in seguito – ad essa i Bellonesi si riferiranno per stabilire il giorno culminante della Festa della loro Patrona.
Il dì seguente, 24 aprile 1549, fu perfezionata la cessione della chiesetta, con annesse 25 moggia di terreno, all’Ordine dei Serviti che s’impegnarono a costruire un chiostro ai lati della cappella.

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