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Origini del Culto

Nell’anno 1981, ricorrendo il 75° anniversario dell’incoronazione della nostra Patrona, il Comitato Festeggiamenti, presieduto da Nicola Aurilio, conferì al Dr. Giovanni Giudicianni l’incarico di ricercare le origini del culto della nostra protettrice e gli sviluppi che esso ha assunto nel corso della sua storia secolare.

Il Dr. Giudicianni, cittadino di Bellona residente oggi a Vitulazio, dopo accurate ricerche, diede alla luce un volumetto dal titolo

“ORIGINI e SVILUPPI del CULTO di MARIA SS. di GERUSALEMME”

venerata in Bellona, il cui contenuto viene qui di seguito integralmente trascritto:

dr. Giovanni Giudicianni 


Pubblicato il 21 aprile 1981, a cura del Comitato Festeggiamenti.

 
 

Nel 1805 i Bellonesi, grati alla Vergine per essere scampati alla furia del terremoto del 26 luglio, decisero di far scolpire una statua di legno. Il 27 dicembre dello stesso anno venne stipulato un accordo tra gli Economi della Festa ed il Priore dei Serviti, in virtù del quale la statua sarebbe rimasta sul monte Rageto. I Bellonesi avrebbero potuto ogni tanto trasportarla in paese, ma solo previa autorizzazione dei frati.
Ai primi del 1806 la statua era già pronta ed ogni anno, prima di Pasqua, essa veniva portata in Bellona per essere poi riconsegnata in solenne processione ai Serviti il Martedì in Albis. Si può pertanto affermare che i festeggiamenti in onore di Maria SS di Gerusalemme, così come vengono ancora oggi celebrati, abbiano avuto inizio nell’anno 1806.
Nelle prime edizioni essi si caratterizzarono per l’ispirazione di sincera religiosità e di sereno raccoglimento; per la progettazione semplice, quasi alla buona; per lo sviluppo snello e certamente non defaticante.
Ma se i festeggiamenti ebbero inizio meno di due secoli fa, il culto della Beata Vergine è di molto anteriore, essendosi sviluppato già nella prima metà del cinquecento.
La giornata del Martedì in Albis è rimasta giorno sacro a Maria SS di Gerusalemme e, conseguentemente, punto centrale dei festeggiamenti, in ricordo della processione di quel lontano Martedì in Albis – 23 aprile 1549 – quando il popolo di Capua ascese al monte Rageto per venerare la famosa immagine dipinta nella cappella “Sancta Jerusalem”.
Il 7 agosto 1809, un decreto di Gioacchino Napoleone dichiarava estinte nel reame di Napoli tutte le corporazioni religiose possidenti. Per effetto di tale decreto, anche la comunità dei Servi di Maria venne sciolta ed il monastero fu abbandonato.
La statua della Madonna, dopo una contesa tra i cittadini di Bellona e quelli di Pontelatone, nell’anno 1810, venne definitivamente trasferita a Bellona e collocata in un tabernacolo su di un altare a Lei dedicato. Bellona raccolse così tutta l’eredità del culto di Maria SS di Gerusalemme.

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